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Acqua di mare potabile?

L’acqua rappresenta un bene indispensabile per la vita umana.

Tuttavia, la scarsità di acqua dovuta alla siccità e ai cambiamenti climatici, sta interessando diverse Regioni del mondo tra le quali l’Europa e l’Italia. Le zone italiane più colpite, sono soprattutto il Sud e le Isole.

Per far fronte alla crescente necessità, sono state adottate misure atte a implementare i sistemi di desalinizzazione delle acque salmastre per la produzione di acque potabili.

La desalinizzazione è un processo con il quale si eliminano i Sali presenti nell’acqua con lo scopo di trasformarla in acqua potabile, la composizione dell’acqua di mare è complessa e oltre ai Sali minerali sono contenute anche altre sostanze come ossigeno, azoto e anidride carbonica.

In ogni caso per rendere l’acqua  di mare potabile è necessario rimuovere tali Sali disciolti in essa, il processo avviene attraverso l’utilizzo di impianti ad osmosi inversa, in pratica attraverso processi di filtrazione utilizzando membrane o filtri per rimuovere i Sali e altre sostanze indesiderate dall’acqua salata.

Gli impianti per desalinizzare l’acqua sono dei sistemi composti da una serie di filtri attraverso cui l’acqua viene convogliata e filtrata.

In Italia la desalinizzazione delle acque è sottoposta ad alcuni vincoli in ambito ambientale, esiste una legge detta Legge – Salva mare “Decreto Legge 13 Agosto 2017,n. 117” che introduce una serie di accorgimenti per contrastare l’inquinamento delle coste italiane.

Pur non prevedendo specifiche limitazioni agli impianti di desalinizzazione, pone una serie di condizioni e di autorizzazioni articolate per la costruzione dei dissalatori.

Tale situazione ha portato ad un rallentamento delle installazioni dei sistemi.

Nel 2020 risultavano attivi solo n.11 impianti nel territorio Nazionale con una capacità complessiva di circa 176.000 metri cubi al giorno.

In ogni caso detti impianti richiedono, per il loro corretto funzionamento un notevole consumo di energia pertanto, si può affermare che la desalinizzazione risulta costosa e non sostenibile in zone con scarse risorse energetiche.

Una soluzione è quella di realizzare un maggior numero di impianti per la produzione di Energie Rinnovabili che forniscano energia pulita ed autoprodotta.

Un altro aspetto riguarda la produzione di grandi quantità di salamoia che è il sotto prodotto salino del processo.

A tale scopo alcuni nuovi studi ipotizzerebbero soluzioni in grado di recuperare tale materiale di scarto per ottenere sale commerciale.

In definitiva gli impianti di desalinizzazione, quando correttamente gestiti, possono essere una risposta immediata alla siccità e di produzione di acqua potabile alle zone povere, aride e con scarsissima disponibilità di acqua potabile pur considerando le difficoltà di realizzazione poiché la soluzione pone una inarrestabile rivoluzione dell’intero sistema economico e produttivo della società moderna.

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